La storia

Cenni storici
Le porte

01 Il ruolo strategico nella Serenissima Il ruolo strategico assunto da Bergamo all’interno del sistema difensivo dello Stato veneto, portò alla decisione di trasformare la città in una fortezza. Dal 1561 il Governatore generale della Serenissima, Sforza Pallavicino, diresse le operazioni della nuova struttura bastionata che mutarono per sempre l’aspetto della città.   La cattedrale di Sant’Alessandro, il convento di Santo Stefano e di San Domenico, le chiese di San Giacomo e San Lorenzo e numerose case che si trovavano sul tracciato delle nuove mura, furono demolite causando ingenti danni economici alla popolazione mai risarciti.

02 La costruzione delle mura Entro la fine del 1561 erano già stati tracciati e fondati i baluardi del Forte di San Marco, quelli di San Lorenzo, San Giovanni, Sant’Alessandro, San Giacomo e la tenaglia di Sant’Agostino.   I cantieri, aperti lungo il perimetro erano nove: diretti da otto proti, impiegavano 3760 guastatori per lavori di sterro e di demolizione, 263 spezzamonti per il taglio delle pietre, 147 muratori e 46 falegnami per l’erezione delle mura, e donne, assunte giornalmente per svolgere lavori di trasporto di materiale con carriole e gerle.

03 Il completamento dei lavori Negli anni successivi i lavori proseguirono a ritmi più lenti. Vennero realizzate, in corrispondenza delle principali direttrici stradali, le porte San Lorenzo, Sant’Alessandro, San Giacomo, e Sant’Agostino che erano già state progettate nei primi anni del cantiere (1562-1563), molto probabilmente da un’unica mano.   Solo dopo la morte di Sforza Pallavicino, avvenuta nel febbraio 1585, e la successiva nomina a direttore dei lavori di Giulio Savorgnan, si giunse alla chiusura definitiva della cinta fortificata con la realizzazione del baluardo della Fara, terminato nel 1588. Restavano tuttavia alcuni lavori da affrontare quali la sistemazione del Forte di San Marco, il rafforzamento della Cappella e la costruzione della strada e del ponte di accesso alla porta San Giacomo, che furono ultimati tra la fine del XVI secolo e i primi anni del successivo.